martedì 12 agosto 2014

POESIA. TUTTA POESIA.

Oggi per la prima volta da quando viaggio ho avuto le lacrime agli occhi, mi sono abbassato la mascherina dal casco e ho guidato per qualche minuto in uno stato di sopraffazione da troppa bellezza.
Uno spettacolo come quello offerto dalla vallata ai piedi del Peak Lenin, la vetta più alta del Pamir con i suoi 7134 mt, è probabilmente lo scenario più maestoso sul quale abbia posato gli occhi insieme al Perito Moreno in Patagonia.
Non so veramente aggiungere altro, se non che fortunatamente abbiamo sbagliato strada ed invece di arrivare al campo base degli alpinisti abbiamo svoltato nella vallata precedente ritrovandoci immersi nel verde e nel fumo dei camini delle jurte dei pastori che passano qui i mesi estivi con i loro animali.
Quando ci siamo resi conto di aver sbagliato strada era troppo tardi per tornare indietro nonostante un Giacomo in piena smania di attraversamento fiumi/montagne, ed abbiamo deciso di chiedere ospitalità in una jurta. Siamo stati accolti con un calore commovente, ed abbiamo trascorso la serata insieme a tutta la famiglia riuniti alla luce delle torce intorno al cibo posato su una tovaglia al centro.
E' stato fantastico riuscire a comprendersi al di là delle enormi differenze linguistiche, è stato fantastico ridere insieme a loro, è stato fantastico immergersi nella cultura di questa gente che vive una vita cosi semplice.
E gli occhi dei bambini!! La curiosità per le moto, i loro sguardi cosi adulti in occhi cosi giovani, l'eccitazione per provarsi un casco, le risate quando Stefano mostrava loro sul display della macchina fotografica gli scatti che gli faceva.
Abbiamo cercato di sdebitarci cucinando 3 buste di risotto knorr sulla loro stufa alimentata a cacca secca, con Ste a fare il concorrente di Masterchef Kirghizistan...purtroppo il sapore del riso era un misto tra fuliggine e pentola, ma i due fratelli maschi (Medet e Kairat) hanno apprezzato comunque spazzolando il piatto.
Per noi solo un pò di pane, qualche dolcetto e un pò di anguria. Perchè di bere il latte di cavalla fermentato (e frizzante) o intingere il pane il quella specie di jogurt non se ne parlava proprio, troppo alto il rischio spruzzo!
Notte in jurta dentro i sacchi a pelo e sotto le loro coperte, la stufa a cacca secca lancia gli ultimi raggi di calore, il silenzio totale. Fuori una luna quasi piena rischiare la valle ed i ghiacci del Picco Lenin.
Poesia. Tutta poesia.

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