sabato 2 agosto 2014

DECOMPRESSIONE

Ed eccoci qui, di nuovo a casa di Memo a Bishkek, un anno dopo esserci fermati in sella ai nostri GS.
L'anno scorso il cuore del viaggio era alle  nostre spalle, le montagne, i passi, i laghi erano già storia. Ora invece ci ritroviamo qui a cazzeggiare nel suo giardino in attesa di partire.
Succede che dobbiamo attendere domani per metterci in strada a causa di alcuni danni che le moto che stiamo per noleggiare hanno subito settimane fa nel trasporto dall'Italia. Un paio di carenature che proteggono la strumentazione si sono sbriciolate e domani mattina dovrebbero (il condizionale è d'obbligo da queste parti) arrivare qui ed essere montate.
Ammetto che anche se il programma iniziale era di arrivare stamattina alle 4.00, fare un riposino, caricare le moto e partire, rimanere qui a cazzeggiare dopo esserci svegliati tardi ci voleva.
Serviva un giorno cuscinetto tra la delirante vita quotidiana e le fatiche che ci aspetteranno nei prossimi giorni, una sorta di decompressione per adattarci ai ritmi più pacati e blandi tipici di un viaggio.
Va detto peraltro che la compagnia con la quale ci ritroviamo a dividere le ore è tra le migliori che poteva capitarci: uno è Sambor, uno dei più titolati e avventurosi viaggiatori che a chiunque possa capitare di incontrare. L'avevamo già incrociato l'anno scorso a Sary Tash, ma stavolta ci va di lusso e abbiamo modo di poter chiacchierare a lungo sia del nostro viaggio, sia dei tour avventura che ora lui organizza per professione dopo aver lasciato la sua carriera di giornalista in Polonia.
Qui in Asia Centrale non c'è strada, curva, buca o sasso che lui non conosca, e stasera a cena contiamo di prendere parecchi appunti utili per i giorni a venire.
E poi ecco...sta organizzando un viaggio per la prossima estate, dal Kirghizistan al Tibet e ritorno...che dite, come sto messo ad eccitazione in questo momento??
L'altro compagno della nostra giornata è Paul, uno che è in giro per il mondo in moto da solo da tre anni...robetta...e che ha intenzione di rimanerci per altri cinque...mioddio. Solo per farvi capire a che ritmo sta vivendo la sua vita: noi da qui l'anno scorso siamo arrivati in Italia in 13 giorni. Lui ha intenzione di arrivarci ad ottobre 2015!! 
Stefano che è già amico di tutti, sta organizzando di andare insieme a lui a fare la Via del Sale (una lunga rete di strade sterrate al confine tra Italia e Francia) quando passerà dalle nostre parti.
La serata promette bene, i bagagli sono ormai fatti,le mappe pronte per essere spiegate, credo che birra in frigo ce ne sia...siamo a posto no??
Ah! Dimenticavo: c'è stato il momento dramma pomeridiano. Quando ci hanno mostrato le nostre 3 moto ci siamo immediatamente accorti che due hanno gomme da enduro nuove, ma una ha delle gomme intermedie anche piuttosto consumate...è scattata quindi la riffa, con tanto di estrazione della fascetta più corta, per decidere l'ordine di prelazione nello scegliere chi prende quale moto.
Ovviamente pescare la fascetta sminchiata voleva dire acchiapparsi quella sgommata. 
Bè ragazzi...la faccia di Stefano quando ha preso la fascetta sbagliata è stata un misto tra commiserazione, disperazione, previsione di un nero futuro e orrore. Inutile dire che io e Giacomo (maldestramente adulato da Stefano per cercare di acquisire il suo diritto di prelazione) abbiamo abusato di questo stato di prostrazione per diversi minuti...salvo poi convincere il buon Memo a metterci gomme nuove anche su questa e far tornare il sorriso al malcapitato.
Sta cantanto il muezzin, io Sambor e Paul armeggiamo sui nostri computer, la moto di Sambor giace sdraiata sul selciato con pezzi di cambio sparsi ovunque, Giacomo e Stefano credo stiano amoreggiando da qualche parte tra gli alberi da frutto (chissà se El Pastelero gli ha già raccontato di quella volta che ha fatto il bagno nell'Eufrate..).
Bella storia...davvero bella storia. Questo è il mio mondo.
E la poca voglia di partire che mi attanagliava i giorni scorsi si è sciolta come neve al sole.

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