venerdì 15 agosto 2014

DI PROTEINE E CORSE DI SOMARI

Veramente poco da dire oggi...se non che a sorpresa le pratiche doganali uscendo dal Tajikistan durano pochi minuti contro le due ore dello scorso anno, e non inventano nemmeno nessun scusa balzana per spillarci qualche dollaro.
Ci rifacciamo i 200 km che separano Sary Tash da Osh in un crescendo di temperatura diabolico, passando dagli scarsi 10 gradi di questa mattina a Karakol ai circa 40 di Osh. Ogni 20 km apro una cerniera alla giacca, slaccio un velcro, tolgo una bandana...extrema ratio immergo i guanti in un canaletto di scolo per cercare sollievo e devo dire che per qualche minuto funziona anche.
Ci concediamo una bella pausa pranzo dal solito shashlikkaro di Gulcha, dal quale avevamo mangiato frettolosamente all'andata, perchè il vecio è veramente un mago del grill e vogliamo rendergli onore. Stefano in deficit di proteine e sbattuto perchè avrà perso 200/250 grammi di peso fa tripletta di spiedini, seguo io a 2 che sono una persona normale, mentre Giacomo porta il cappello dell'infamia con un solo shashlik (piccino è ancora debilitato dai deliri della febbre).
La strada in sella ad una moto potente potrebbe essere anche divertente, ma con queste carrette dell'asfalto si sta sempre ad 80 all'ora e passa un pò la poesia...io e Ste rendiamo il pomeriggio piccante dando vita ad un duello sul filo dei 90 orari su un pezzo con carreggiate larghe 5 metri dove una moto sportiva potrebbe viaggiare a 200. Noi come due poveri imbecilli ci ingarelliamo per arrivare primi in cima al passo, e forte della maggior cubatura della mia XT vinco in volata. Una scena patetica, avete presente quando in autostrada insultate i camion che si sorpassano e uno fa i 90 e l'altro i 91? Ecco...
Ad Osh ci rifugiamo a colpo sicuro nella solita TES Guesthouse, dove un anno fa incontrammo Micheal (il giramondo austriaco con il quale sono rimasto in contatto e che spero di avere ospite ad ottobre per qualche giorno di enduro reggiano) e tanti altri viaggiatori in moto.
Questa volta incontriamo solo Jack, un ragazzo di 28 anni inglese che è venuto fin qui in bici ed è diretto in australia. Gran barbone rossiccio, simpaticissimo e buffo da morire quando si mette a raccontare le sue esperienze, lo invitiamo a cena in una specie di ristorante in centro dove Stefano ordina 4 di tutto ancora in preda ai deliri da perdita di peso.
Indovinate chi sono gli unici quattro a fare casino in un locale compostissimo nonostante sia frequentato solo da ragazzi giovani? Mmmmm....
Lacrime dal ridere sul taxi per tornare alla guesthouse, con uno smarrito Giacomo che cerca invano di spiegare al taxista come perdersi per Bishkek, io e Stefano che miagoliamo alle passanti, Jack che pur non capendo una mazza perchè stiamo parlando solo in italiano si unisce ai nostri sfottò al Pastelero.
Come trasformare una giornata noiosa in una giornata niente male.

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