mercoledì 6 gennaio 2010

...giorni perfetti nati a caso e grandi uomini...

Oggi giornata libera al Paine. C'è chi decide di arrampicarsi su per sentieri per andare a vedere da vicino le maestose Torri del Paine  (che stanno proprio sopra al nostro rifugio) come la Simo, Jessica, Piero e Matte, e chi come me, Luca e la Vero ed Antonio decide di salire sulla moto per esplorare.
Parlo della nostra giornata, con la speranza che gli altri vogliano successivamente fare dei post per ampliare questo diario raccontanto la loro: come ci siamo ripetuti più volte con Luca durante il giorno, a volte i giorni perfetti nascono a caso, e ti saziano con la loro bellezza.
Liberi di scoprire il parco, decidiamo di dirigerci verso la Laguna Azul. Ovviamente qui è tutto sterrato, per cui il divertimento già inizia fuori di casa...Antonio ottiene in prestito la moto di Piero, giusto per non trainarlo ogni fermata, e finalmente tutti insieme godiamo della possibilità di andare a 30 all'ora e di poterci fermare quando vogliamo per fare foto. Qui tutto è incantevole, ogni scorcio è diverso e nuovo, ovunque ci sono animali che ci guardano senza spaventarsi al nostro passaggio. Ci fermiamo a contemplare cascate di fiumi verdi ghiaccio, attraversiamo una vallata invasa da centinaia e centinaia di guanachi che, non curandosi della nostra presenza, si inseguono, giocano, si accoppiano (!!), si rotolano nella polvere, brucano...rimaniamo in silenzio diversi minuti a guardare, divertiti dai loro versi simili a quelli di un'anatra.
La Laguna Azul, incassata in una valle verdissima, è splendida: il nome le rende pieno merito, perchè la sua acqua  è veramente azul come il cielo. Mentre scendiamo la ripida discesa che porta sulle sue rive, cavalli vengono radunati in un recinto da una donna, ed alcuni guanachi sembrano farsi beffe di loro, liberi come sono di correre. Ci fermiamo per 5 minuti di pace e contemplazione guardando le Torri in lontananza, seduti sulla minuscola spiaggetta, nei nostri occhi si legge felicità, serenità, gioia. Siamo qui, siamo soli, siamo liberi, siamo felici...peccato non ci sia la Simo con me, ci sono momenti che vanno vissuti insieme, e questo è uno di quelli.
Sono le 12 passate, decidiamo di rifare la strada al contrario e di proseguire oltre per pranzare sotto ai Cuernos del Paine, il momento clou della vacanza per Luca che desiderava vederli da mesi. Incontriamo nuovamente lagune, una più straordinaria dell'altra, e sempre il solito carosello di guanachi che  spuntano da ogni dove...il vento sta crescendo molto, guidare richiede ora maggiore attenzione. Ne soffre soprattutto Antonio, non per motivi "tecnici" ma perchè è alla guida della moto di Piero e avverte molta responsabilità.
Il pranzo (panini) lo consumiamo in un posto da cinema...ai piedi dei Cuernos, su un laghetto minuscolo, seduti al riparo del vento dietro una collinetta...impagabile!!
Si riparte dopo un paio d'ore buone...su una salita torturata dal toule ondulèe (qui la strada ne è piena, a causa dei pullmini di turisti che girano nel parco) veniamo superati da due motociclisti a bordo di due moto piccole e scassate, cariche di ogni cosa. Viaggiano più forte di noi e li perdiamo presto di vista. Mentre ci rendiamo conto della loro presenza, scolliniamo, e veniamo investiti da una tempesta di polvere, sabbia, sassi e ghiaia sollevata da una raffica poderosa di vento che ci coglie di sorpresa!! Mai visto i sassi volare!! Teniamo in piedi le moto a fatica e ci fermiamo un momento, stupiti e divertiti dalla forza con cui soffia. Tanto per spiegare...saltando a braccia aperte in verticale, riatterravo un metro più indietro, e potevo stare "appoggiato" sbilanciandomi in avanti di almeno 35-40 gradi!! Un vento mai visto...
Decidiamo di proseguire cautamente, sempre in prima ed in seconda, ma dopo alcuni chilometri dobbiamo rinunciare, troppo rischioso. Fatto dietro front, incontriamo i due motociclisti: uno di loro è caduto, lo sta aiutando un automobilista a rialzarsi. Ci fermiamo tutti per controllare che stia bene quando, seppur fermo, seppur con entrambe le mani sul manubrio ed i piedi ben piantati a terra, due terribili sferzate del vento mi scaraventano a terra in un secondo. Incredibile!! Non ho potuto farci nulla! Appena sgattaiolato da sotto la moto, vedo Antonio che sta facendo la mia stessa fine e corro ad aiutarlo, Luca non se la passa meglio ma resiste. Risollevata la mia moto scambiamo 4 chiacchiere con gli altri 2, e scopriamo che uno di loro è canadese, ha attraversato da nord a sud le americhe e ora sta andando a Buenos Aires per andare in Africa via nave. Un mito!! Visto che dormono nel nostro camping decidiamo di vederci più tardi...
Piano piano, cercando di fare molta attenzione, rientriamo alla base dove troviamo i nostri amici appena tornati dal trekking (a loro dire meraviglioso!)
A causa di un casino da parte della organizzazione del rifugio ci tocca lasciare le nostre stanze e dormire in tenda, proprio a fianco dei 2 motociclisti. Bastano 10 minuti di chiacchiere con loro, personaggi meravigliosi, per cominciare a sognare viaggi intorno al mondo in sella alle nostre moto...chissà, un giorno forse...
Andiamo a letto con negli occhi e sulla pelle questa terra incredibile, con le sue meraviglie e le sue sfide. Meraviglioso Cile...

Qui le foto:
http://picasaweb.google.it/simonevallieri/PatagoniaRaidOneDayInTorresDelPaine#

7 commenti:

  1. Meraviglioso viaggio! E quando si inizia a girare non ci si ferma piu'!....

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  2. Vi seguo qui sul blog e non posso nascondere che, ogni volta che leggo, mi viene una tremenda nostalgia di quei luoghi.
    È passato già un lungo anno da quando i tasselli delle nostre ruote segnavano le strade dove passate voi oggi e questa sarà la centesima volta che penso di ritornare laggiù.
    Forza ragazzi!
    Questo viaggio vi resterà nel cuore per sempre.

    Sergio

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  3. ad immedesimarmi in voi con tutto quel vento, non mi sento stabile nemmeno sul divano sotto al pile!!
    che viaggio avventuroso...non so in che condizioni sarei tornata a casa ma sarebbe piaciuto di sicuro anche a me... forse mi sarei un po' arrabbiata con quelli del rifugio x la sistemazione in tenda dopo una giornata cosi'... pero' bello!!
    fratellino mi porti con te la prossima volta??
    dai, ti prego!!!!

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  4. Era ora che trovaste un po' di venticello!
    Sennò che noia... :-)

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  5. sogno ad occhi aperti leggendo di laghi incastonati tra i monti, di torrenti selvaggi, di strade sterrate, di vento, del meraviglioso niente che vi circonda......è la leggenda degli uomini straordinari.

    "ventoneicapelli"

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  6. Ciao, in silenzio, ma anch'io sto seguendo il tuo Viaggio.
    E mi scende una lacrimuccia a pensare che un anno fa eravamo lì anche noi.
    Quanta nostalgia della Patagonia!

    Clacla

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  7. Anche io membro del club dei nostalgici non posso fare a meno di seguirvi.

    Andrea

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