venerdì 6 novembre 2009

Il lunedi nero...





Tutto il mondo riconosce nell'espressione "lunedi nero" la data del 28 ottobre 1929, quando il crollo della borsa di Wall Street mise in ginocchio l'economia americana e mondiale...
Anche noi, aspiranti Patagonici di Reggio, Chivasso, Milano e Bari abbiamo avuto il nostro Lunedi Nero. Per una serie di circostanze, incomprensioni, leggerezze (non nostre), a partire dalle 09.00 di lunedi mattina e per le successive 48 ore non potevamo più fregiarci del titolo di "patagonici".
Per me, che sogno questo viaggio da ormai 2 anni, è stata una mazzata pesante. Ho reagito prima con rabbia, che è un sentimento a me praticamente sconosciuto, poi è subentrata una profonda delusione. Mi sentivo un pò come quando l'adrenalina abbandona il corpo e lo lascia in uno stato di torpore...
Per difendere i nostri sogni abbiamo reagito come un corpo solo: io, Primiano, Antonio, Piero, Luca, Veronica e Matteo abbiamo dato vita ad un vortice di telefonate, idee, proposte che dovevano risolvere nell'arco di 24 ore gli effetti del Lunedi Nero.
Come capita nei film thriller più avvincenti, quando ormai tutto sembrava perduto, quando ormai anche io inguaribile ottimista stavo cominciando a rassegnarmi a vedere sfumare tutto, due ragazze meravigliose hanno risposto alla chiamata e ci hanno rimesso di colpo sull'aereo e sul container con destinazione Sud America.
Sono estremamente orgoglioso e grato alla Simo e alla Je, senza le quali domani saremmo probabilmente a spasso in qualche centro commerciale e non al porto di Livorno a riempire un container con le nostre moto. A loro voglio dire che non potevo immaginare soluzione più bella, fare IL viaggio sapendole con me rende il tutto semplicemente perfetto.
Sono molto contento e gasato anche dai rapporti che si stanno creando con tutti i ragazzi (e ragazze!) del gruppo: questo "contrattempo" ha accelerato il processo di conoscenza, ha obbligato tutti a mostrare quanto ci tengono al viaggio, ha messo la prova la capacità di tutti di ragionare come una sola persona, di mettersi a disposizione per trovare una soluzione condivisa.
Sono certo che la bellezza della Patagonia sarà quantomeno eguagliata dalla bellezza dei rapporti umani che si cementeranno con il sudore, la polvere, la fatica e le difficoltà che inevitabilmente dovremo affrontare

1 commento:

  1. Che donna la Simo! Io la sposerei (sai com'é, sono un po in tema...) E pure la Jessica... anzi, visto che ci sei, fatti mormone e sposale tutte e due! :)

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