lunedì 19 agosto 2013

SE IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTINO...

...ci aspettano giorni duri...
Il primo impatto con il Kazakhistan non è stato facile, e certo molto meno memorabile di quello che abbiamo vissuto nelle scorse settimane.
A partire dall'ora persa questa mattina al posto di polizia vicino al nostro hotel per applicare l'ennesimo inutile timbro sul passaporto. Si perchè qui oltre a dover fare un costoso visto prima di partire, oltre a tutti i controlli in frontiera, oltre a farsi fotografare schedare analizzare fino alle mutande bisogna anche registrarsi entro 5 giorni dall'ingresso pena multe salatissime.
Nell'ufficio dell'immigrazione siamo praticamente soli ma questi impiegati post-sovietici che si muovono al rallentatore riescono comunque a farci perdere una marea di tempo.
E noi oggi abbiamo fretta, perchè il programma è di arrivare a Kyzylorda, oltre 650 chilometri più a ovest.
Ottenuto l'inutile timbro ci immergiamo nel solito traffico di queste città di medie dimensioni (circa 400.000 abitanti) ma sparse su superfici immense, cosa che comporta sempre almeno un'ora per lasciarsele alle spalle.
Per poco riusciamo a guidare con una temperatura accettabile, e d'improvviso passiamo da 24 a 30 gradi e in altrettanto poco il termometro delle moto schizza attorno ai 38-39.
La strada è folle...facciamo su e giù da tratti di autostrada nuovissimi in cemento perfettamente liscio, interrotti sempre più spesso da deviazioni su sterrati polverosissimi pieni di camion e macchine che procedono a 10 kmh.
Per una piccola distrazione percorriamo 200 metri di una rampa chiusa al traffico, ed in agguato sotto al ponte ci sono 2 macchine della polizia che ci fermano insieme ad altri local. Alcuni di questi, fermati per il nostro stesso motivo, litigano con i poliziotti e se ne vanno. Noi rimaniamo li e consegnamo i documenti, ci chiedono l'assicurazione che non abbiamo (non è obbligatoria...o almeno crediamo che sia cosi).
Quando tutti gli automobilisti se ne sono andati rimaniamo soli con quello che pare essere il capo, ed immediatamente facciamo i conti con le famose "bustarelle" della polizia kazaka...dopo una mezz'ora di tira e molla il poliziotto si intasca 25$ che finiscono dritti nelle sue tasche. Mi saluta "Simon, Simon"....bastardo, adesso che hai preso la mazzetta sei diventato nostro amico eh??
I chilometri sembrano non passare mai, il caldo è soffocante, il traffico intorno a Shymkent demenziale. Oltretutto si passa spesso in piccoli villaggi dove la polizia è sempre appostata con un autovelox. E noi non abbiamo voglia di altre donazioni seppur economiche.
Sfatti dal calore facciamo una sosta in un market per 3 bottiglie d'acqua e 2 gelati. Mancano 340km e sono le 15....39,5° segna la mia moto. Non ce la posso fare.
Finchè si trattava di fare dure piste di montagna con queste temperature, in mezzo a posti bellissimi potevo sopportare qualsiasi cosa. Ma qui la testa e la volontà paiono mollarmi per qualche istante.
Ma bisogna andare...mi sparo l'mp3 nelle orecchie per distrarmi un pò, e funziona.
Steppa, steppa, autostrada (finalmente senza più interruzioni), steppa a destra, steppa a sinistra. Una palla atomica....cambio continuamente posizione in sella, mi alzo in piedi, mi allungo all'indietro, un braccio dietro la schiena...qualsiasi cosa per trovare un pò di sollievo e passare il tempo che non scorre mai.
Compaiono alcune piccole  dune di sabbia dorata, un gruppetto di cammelli magri e rinsecchiti. E dopo infinite ore di guida la brutta periferia di Kyzylorda. Seguendo la moto di una coppia di ragazzi polacchi incontrati qualche decina di chilometri fa arriviamo in un hotel carino ma pieno (dicono di avere solo le camere luxury a disposizione anche se tutto pare spento e non ci sono clienti in giro...). Non abbocchiamo e ci sistemiamo nella "dependance" accanto, un posto tristarello ma con dei letti....che ora sono l'unica cosa che vogliamo.
Mi auguro che non ci aspettino 8-9 giorni cosi per tornare a casa perchè non ne ho proprio voglia. 

3 commenti:

  1. Forza e coraggio, non può sempre essere tutto bello. vedrai che con qualche ora di sonno alle spalle oggi sarai un uomo nuovo...ah, no. ..quello lo eri già qualche giorno fa... non sarai mica tornato quello di prima? ? :-) baci!
    fra

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  2. saranno ricordi belli, e dei quali parlerete per giorni e giorni. se aveste voluto la vita facile sareste andati a Ravenna. li ricorderete e li rimpiangerete.
    godeteveli!!!
    ciao

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    1. concordo pienamente e continuo ad invidiarvi!
      Marco

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